venerdì 27 novembre 2009

Michael Myers

Buongiorno a tutti sono di nuovo qui...riprendendo l'argomento per cui inizialmente è nato questo blog, vorrei parlare di Michael Myers, personaggio fittizio della serie cinematografica "Halloween". Anche lui come i ragazzi narrati precedentemente nel blog ha avuto un'infanzia contorta da alcune figure che lo hanno traviato.(Premetto anche in questo caso nn ho visto tutta la serie, ma solamente l'ultimo remake di Rob Zombi "Halloween beginning" ,ma mi sto documentando grazie a Wikipedia, quindi se volete saperne di più ecco il link http://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Myers)
Michael viveva con una normale famiglia composta da genitori e 2 sorelle. Lui spesso rifletteva sul suo ruolo familiare e aveva poca stima di se. Spesso lasciato solo dai genitori, veniva affidato o alla nonna oppure all vicina di casa.Quest'ultima faceva parte di una setta,La Spina, che voleva la morte della famiglia di un membro della setta come sacrificio, propio il giorno di Halloween.
Traviato a tal punto il giorno di Halloween Michael, lasciato nuovamente dalla vicina con la sorella più piccola, seguì quella più grande tornata a casa con il ragazzo e una volta sola la uccise accoltellandola stupito egli stesso dell'atto compiuto. Fu rinchiuso in un manicomio per 15 anni, dopo i quali riuscì a fuggire.Questa storia prosegue con altri omicidi nella saga.
Si evince così che Michael, sia stato completamente infulenzato negativamente dalla vicina che raccontava lui storie della setta che lo hanno impressionato ed in seguito traviato a tal punto da rendendolo membro della setta stessa e quindi a compierne gli atti richiesti!
Ad ogni modo penso che i film horror, seppur da me non graditi, in quanto mi lascio molto condizionare, siano un buon spunto per studiare la mente criminale di un individuo...penso che propongano un fondo di verità: l'omicida, solitamente ha avuto un'infanzia
DIFFICILE; TRAVIATA; TORMENTATA!!!!
Penso che presto proporrò altre trame per analizzare meglio questo argomento.

venerdì 20 novembre 2009

Giornata dell'Infanzia


A proposito, oggi è la giornata mondiale dedicata all'INFANZIA!!! (proprio come ci ricorda anche Google con la sua scritta cartonata dove vi è disegnato un bambino che scende lo scivolo a forma di "E").
So che nelle piazze italiane organizzano inizative rigurdo questo argomento.
Io penso che la cosa migliore da fare non solo oggi, ma sempre sia tutelare i nostri bambini, farli crescere con l'affetto, l'amore della famiglia. Stargli vicini nelle loro conquiste di vita, dai primi passi alla laurea. Per i genitori il figlio/a o i figli/e saranno sempre i loro eterni BAMBINI/E!!! anke quando sono ormai adulti. L'affetto ,l'educazione ,il calore, la vicinanza di una famiglia sono essenziali per una crescita sana ed equilibrata e naturale di un bambino. Non si devono lasciare soli. Purtroppo però come ho mostrato e mostrerò ancora con altri esempi non tutti i bambini hanno e hanno avuto questa fortuna portandoli ad atti atroci. Una buona base familiare e l'Amore sono la chiave per un futuro migliore per il bambino!

Situazione Attuale

Ultimamente si parla molto del fenomeno del bullismo,delle violenze, dell'anoressia,dei ragazzini incontenibili... penso che anche questo tipo di fenomeno possa ricadere nel mio blog, in quanto sostengo che se si è arrivati a sentire quasi tutti i giorni di bambini, anzi ragazzini, che tra la prima media e la prima superiore, violentano compagne di classe, isolano, fanno a botte, ustionano, rubano, e Uccidono per pochi euro o per Gioco, penso che un qualche trauma infantile psicologico o fisico lo debbano aver subito.
Si pensi solo alla bambina di 12 anni che si prostituiva per avere soldi per ricaricarsi il telefonino o comprarsi abiti firmati, oppure di quel gruppo di ragazzini che tengono in scacco una professoressa filmandola mentre si spogliava per loro o ancora quel ragazzo a cui viene ustionata la mano per vedere che effetto ha, per gioco...dico io:
SIAMO ALLO SCATAFASCIO!!!
C'è qualcosa che non va in questa società, forse i modelli che vengono proposti non sono quelli adeguati all'educazione di ragazzi.
La violenza, la maleducazione e l'indifferenza sono all'ordine del giorno.
Penso che il cosiddetto Trauma, di cui sostengo la presenza e che travia questi ragazzi, sia innanzi tutto nella nuova visone di famiglia: oggi giorno la famiglia è una famiglia che deve essere innanzi tutto benestante e consumista di conseguenza ragazzi che non seguono le mode o non hanno determinati capi di abbigliamento sono esclusi. Inoltre questa famiglia, composta da genitori, ha la particolarità di essere molto dedita al lavoro ( propio per essere benestante) e sopratutto viene a formarsi tardamente rispetto gli standard di 20 anni fa: mi spiago meglio, oggi giorno i genitori "giovani" sono quelli compresi tra un'età di 30 35 40 anni ( in quanto quasi tutti ormai hanno una laurea che per essere conseguita si impiegano 3 o 5 anni o anche più, si pensi a medicina) e quindi questi genitori, tendono, sempre a mio parere a continuare a dedicarsi comunque più ai loro interessi che hai figli, lasciandoli spesso SOLI! SOLITUDINE ecco il grande male. Questi ragazzi sono lasciati soli di conseguenza, chi non si fa trascinare riesce a mantenere un propio equilibrio e proseguire tranquillo per la sua strada, al contraio i più deboli tendono a prendere strade non sempre corrette, putroppo inserendosi in gruppi che possono portarli a fare cose estreme e negative e questo anche per riuscire ad ottenere ATTENAZIONE dai genitori.
Genitori odierni cercate di essere più vicini ai vostri figli(ovviamente è un discorso generico non sto dicendo che tutti i genitori di oggi sono così):
C'è sempre una tappa per ogni cosa nella vita, non vogliate i bambini già uomini.
A questo proposito mi viene in mente un ricordo della mia infanzia:
in 4° o 5° elementari o all'inizio delle medie( non ricordo di preciso) avevo una compagna di classe che veniva da una situazione di divorzio dei genitori ed era rimasta a vivere con la madre. Questa ragazza si sentiva isolata rispetto alla altre in quanto rispetto a noi compagne si comportava da troppo adulta e avrebbe voluto giocare ancora con le bambole. Sua madre infatti la mise d'avanti ad una scelta "O le Bambole o cresci"...ecco anche questo è esagerato.
A questo proposito penso che non si possa costringere una ragazzina a scegliere di crescere penso che sia lei che ad un certo punto capirà che non è più ora di giocare con le bambole, ma di uscire con le amiche e coi ragazzi. Ma come dicevo per ogni cosa c'è una tappa. Quindi anche solo il caso della bambina di 12 anni che si prostituiva, beh non dico che i genitori l'han fatta scegliere, solo che non l'hanno seguita. Capisco che i bambini di oggi non sono più così disincantati come quelli di altri tempi, in quanto solo alle elementari hanno il cellulare, però voglio ricordare che sono SEMPRE BAMBINI!!! Sarò ripetitiva, ma ESISTE UNA TAPPA DELLA VITA x OGNI ESPERIENZA, NON BISOGNA ACCELLERARE I TEMPI!!!

lunedì 16 novembre 2009

Trauma!!!


Visto che questo blog tratta di infanzia "traumatica " è giusto fare una parentesi sul significato di TRAUMA. Che cos'è un TRAUMA?
Innanzi tutto può essere di 4 tipi, ma quelli che interessano a noi sono 2:
Psicologio e Fisico.
Psicologio: Sigmund Freud definisce evento traumatico un'azione singola o protratta nel tempo le cui implicazioni soggettive (cioè idee, emozioni) ad essa collegata, sono superiori, in quel momento alle capacità del soggetto di gestirle o adeguarsi ad esse,cioè integrarle nella pische.
Fisico: è una lesione o ferita, più o meno estesa, prodotta da un'azione violenta ed estrema verso l'organismo.
Da queste definizioni di truma si deduce che un bambino riscontrando uno dei due tipi o entrambi quasi sicuramente può rimanerne influenzato ed influenzare così la vita futura.
Si pensi ad un trauma tipico di molti bambini: la paura del pagliaccio.
Facendo domande ad alcuni amici su questo argomento ho scoperto che quasi tutti hanno subito un truma infantile: chi si era spaventato andando al circo e vedendo questo personaggio truccato e fare cose strane, oppure spavenati dopo la visione del film "It" di Stephen King, che tratta di un pagliaccio che di notte uccide i bambi. Alcuni di loro tutt'ora hanno paura, altri l'hanno superata col passare del tempo e rivedendo spettacoli del circo.

Facciamo una riflessione anche sulla frase:" se si ha avuto un'educazione o un'infanzia violenta, questa si può riperquotere nel futuro".
Come già dimostrato per l'esempio della fobia del clown che ci sono due possibili strade, il può di questa frase è importante proprio perchè è vero che non esclude la possibilità di un ritorno alla pedagogia nera (cioè istruzione ed educazione severa e violenta), ma non esclude nemmeno la possibilità di un miglioramento nel tempo.
Questo per arrivare a tirare un pò le fila di questo blog: cioè che, se ci sono ancore di salvezza, che possono essere amici, famigliari, si può emergere dall'oscurità della sofferenza.
Molto dipende dal CONTESTO che ci circonda.

Michael Jackson


Dopo aver parlato di 2 esempi estremi , mi picerebbe parlare della grande stella che ha illuminato con la sua musica non solo le vecchie generazioni ,ma anche le nostre, spesso anche solo di luce riflessa ( basti pensare hai passi di justin timberlake).
Sto parlando di Michale Jackson.
Premetto: io non ho mai seguito il suo percorso musicale, però mi è saltato agli occhi perchè anche lui , come molti altri ha avuto un'infanzia difficile, che l'ha tormentato:
Fin da piccolo, all'età di 5 anni ha sempre e dovuto vivere una vita di sacrifici assieme hai fratelli lavorando e spesso ricevendo violenze fisiche dal padre (severo e padrone). Il suo successo continuò sempre e sempre più durante la sua vita, fatta di spettacoli e nuove canzoni che gli fecero ottenere il soprannome di RE DEL POP come tutti noi conosciamo.
Non avendo avuto un'infanzia felice come tutti gli altri bambini, ha sempre avuto un desiderio, quello di creare un parco dedicato hai ragazzini dove poter far sognare e sognare assieme a loro, Neverland Ranch, dove visse per anni e dove incortò tanti fans. Fu poi colpito dallo scandalo di pedofilia e di abusi sessuali nel 1993, assolto solo nel 2005. Morto come sappiamo il 25 giugno di quest'anno.
Ribadisco io nn l'ho mai seguito particolarmente e nemmeno lo conoscevo, ma di una cosa sono sciura, almeno dal mio punto di vista: la sua infanzia l'ha molto segnato:
non solo per aver costruito Neverland Ranch e per aver compiuto o meno (questo non lo so) gli atti che gli si attribuiscono, ma anche perchè come i bambini ha perennemente cercato di rinventrasi , non solo nei suoi video, ma il proprio Io, la propria immagine, cercando di renderla sempre più bianca, quasi cadaverica e sempre più simile a qualcosa di trascendente, propio come fanno i bambini quando si inventano un perosneggio nei loro giochi di ruolo.
Ritengo, come ho anche sentito da un giornalista che Michael Jackson sia sempre stato un ETERNO BAMBINO, propio come avrebbe voluto rimanere Piter pan.

"La persecuzione del bambino"


In seguito ad una lezione di psicologia dello sviluppo, mi è tornato in mente un altro e terribile esempio che può fare a caso nostro, sentite qua:
"La persecuzione del bambino" di Alice Miller.

(Riassunto tratto dalla lezione, io personalmente non l'ho letto)
Germania, 1946, un ragazzino di 14 anni è un vero e proprio criminale, ha ucciso svariati suoi compagni in modo efferato.Tutto questo "giustifcabile" per via di diversi elementi negativi che lo hanno accompagnato per tutta la durata della sua infanzia; elenchiamoli:
- abbandono della madre biologica;
-posto in orfanotrofio dove viene educato rigidamente e il rapporto con gli adulti è standardizzato;
-viene adottato da una famiglia benestante composta da:
-madre: educazione impartita a questo ragazzo è "a doccia scozzese"(per usare un
termine del libro):alternarsi di momenti di affetto a momenti di estrema violenza;
-padre:assente perchè occpuato nella sua macelleria e pur capendo la violenza della
madre ne aveva paura e non interveniva;
-scuola:era molto lonatana da casa, così il ragazzo stava dalla nonna, anch'essa di educazione severa e che poco considerava il nipote e che nello stesso tempo lo isolava dai compagni per evitare problemi di qualsiasi tipo. Così il ragazzo cominciò ad andre male a scuola;
-in seguito hai brutti voti scolastici il ragazzo venne mandato in un collegio religoso: isolamento totale dal mondo e abuso sessuale da parte dei professori:
Da ciò si evince che anche quando sembrava che il ragazzo potesse avre una nuova ancora di salvezza su cui aggrapparsi, beh non era così perchè ogni volta sprofondava sempre + divenendo per lui l'unico modo di tenrsi a galla l'assasinio!


venerdì 13 novembre 2009

Edward Gein

Spesso si dice che chi ha avuto un'infanzia violenta divine violento a sua volta come genitore o come adulto stesso.
Iniziamo quindi con un esempio estremo: EDWARD (Ed) GEIN
Per chi non se la sentisse di leggere lasci perdere, sopratutto la biografia completa in wikipedia
Forse non tutti sanno che il film "Non aprite quella porta"( che per mia fortuna non ho visto!!!)
tratta propio, anche se rivisitata, della storia di quest'uomo, divenuto famoso per i suoi brutali assasini. Se lo contestualizza la sua infanzia e giovinezza ,si scopriranno alcuni elementi che lo hanno portato alla sua strage!
Secondo genito di Augusta Lehrke e George Gein. Il padre era alcolizzato, violento e disoccupato; la madre dal canto suo non considerava il marito violento e portava avanti la famiglia coi guadagni della sua drogheria che le perimse di comprare una fattoria a Plainfild.
Ad ongi modo Augusta aveva predisposto la propria abitazione nel piccolo paesino proprio x evitare ai figli contatto col mondo estereno, in particolare con le ragazze, che lei, donna estremamente credente, considerava prostitute (all'infuori di lei):infatti aveva un'estrema concezione della sessualità, vista solo per scopi procreativi, così fece promettere hai suoi figli di rimanere per sempre vergini.
In seguito alla morte del padre, il fratello Henry non concepiva più l'isolamento materno e ne parlava con Ed. Purtroppo un giorno i due fratelli si ritovarono vittime di un incendio che colpì la fattoria e che provocò la morte di Hanry(seppur si dubiti di morte per asfissia in quanto notato un truma cranico). Due anni dopo la madre morì lasciando isolato e solo il figlio Ed.
Nel 1957 Ed venne sospettato per la sparizione di una donna in città e quando i polizziotti giunsero alla fattoria ebbero una visone raccapricciante ( che non sto a ripetere: se interessati leggete la storia intera in wikipedia ecco il link http://it.wikipedia.org/wiki/Ed_Gein).
Ad ogni modo sono del parere che quest'uomo nella sua vita abbia avuto grosse problematiche che ne hanno inciso la pische: la problematica principale a mio avviso è quella del bigottismo e dell'isolamento della madre che l'hanno reso ossessionato dalla donna e dalla sessualità.
In secondo luogo il suo riferimento maschile è stato il padre che dal racconto si esume violento e spesso poco razionale (riportabile così questa violenza negli assasini da lui compiuti).
A quanto pare l'infanzia e l'adolescenza di Edward l'hanno segnato facendolo decadere sempre più non trovando così una prospettiva futura di integrazione sociale

Premessa


Un caloroso saluto a tutti i lettori!
Questo Blog verterà sull'argomento dell'infanzia tormentata,
come appunto propone il titolo:
si tratterà quindi di analizzare e parlare di bambini che hanno avuto un'infanzia dolorosa, difficile. Si vuole quindi scoprire se questa infanzia ha comunque causato danni irreparabili alla prospettiva furuta di questi bambini o se invece hanno comunque superato questa fase ostica della loro vita per avere, o riuscire ad avere, un futuro migliore.